venerdì 7 marzo 2014

LA LIBERTA’ PER UN PENSATORE

Avendo letto con rammarico le critiche che mi sono state fatte riguardo a quello che ho scritto, ritengo di non meritarle così  come  vengono espresse  non le posso accettare. Scrivendo questo mio pensiero sono ben  consapevole di tirarmi dietro molte contestazioni da coloro che si reputano i saggi della cultura. Poiché sono ancora una persona libera e avendo  l’aspirazione ha scrivere ciò che penso non posso trattenere il mio pensiero ne per vergogna, ne per timore.

E’ stato discusso e tutt’ora si discute  che la cultura italiana è decaduta a causa degli scrittori emergenti, questa è la cosa più falsa che si possa dire per il semplice motivo se noi paghiamo per stampare e pubblicare un libro in parte è pure giustificato in quanto i nostri libri difficilmente hanno un ritorno economico perché non verranno quasi mai letti in grandi quantità; le case editrici devono sostenere delle spese e se il libro non viene  venduto è logico che ci sono dei costi da recuperare. Come è possibile che i nostri scritti influenzano il popolo dei  lettori? E’ assurdo fare un ragionamento del genere, perché non diciamo su come stanno le cose?
La  cultura è stata mortificata da coloro che scrivono solo per denaro e non sapendo come fare per vendere il loro libro si pubblicizzano sia con la televisione e  con la stampa. Costoro sono persone famose che il pubblico ben conosce non per cultura ma per altri motivi che non hanno niente a che vedere con la scrittura, poiché il denaro non è sufficiente per nessuno essi scrivono libri uno dietro l’altro facendosi reclamizzare da amici che operano in televisione. Anche i politici si proclamano scrittori  ma tutti lo fanno per soldi. Ogni giorno si vedono personaggi con un libro in mano presentarsi al pubblico televisivo, statene certi  costoro il libro lo vendano. Poiché molti di loro non hanno la vocazione ne a scrivere invadono il mercato di pessimi libri che il popolo attratto dal personaggio li comprano. Questa è la vera causa della bassa cultura cari signori.
Recentemente si è presentato in televisione un politico famoso, uno di quegli che vende il suo pensiero come una dottrina, dicendo che aveva scritto un libro, quando il giornalista gli ha chiesto chi era l’editore  gli ha risposto che deve ancora stamparlo, costui oltre che politico è anche un  professore uno di coloro che quando parlano non dicono mai secondo la mia opinione, ma impongono il suo pensiero come l’unico giusto e veritiero. Questa secondo me è bassa cultura,  non prova neppure vergogna a vendere ciò che non possiede, per me è una persona meschina ed ha un’arroganza  inaudita al solo scopo di fare soldi. Questo è solo uno dei tanti, un altro fatto clamoroso è quello di un giornalista molto famoso ed anche  politicamente affermato, dopo avere militato in un partito per circa cinquant’ anni nella vecchiaia ha deciso di cambiare ideologia politica, poco male le idee sono convertibili, il fatto clamoroso è che ha scritto dei libri parlando male del partito in cui lui  ha militato ed ha anche guadagnato soldi, probabilmente ciò che ha guadagnato non sono sufficienti per lasciare in eredità a figli e nipoti, poiché i libri avevano un riscontro politico il successo era garantito in quanto interessavano sia al suo partito che al partito di opposizione. Questo signore visto il successo continua a scrivere presentandosi in televisione come un saggio, ed è pure apprezzato  come persona colta, una persona così si dovrebbe vergognare per quello che ha fatto. Recentemente ho assistito ad un altro evento clamoroso. Un famoso professore di psicologia ha scritto un libro dal titolo (ci possiamo  curare senza farmaci)  scrivere cose di questo genere  la vendita è garantita, quando il giornalista gli ha detto: professore come può sostenere una cosa simile proprio lei? Gli ha risposto si certo  i farmaci servono per determinate malattie ma la  depressione si può curare  senza i farmaci, per quale motivo ha scritto questo libro se non per fare soldi? Se avesse scritto la depressione si può curare senza farmaco non sarebbe stata  una novità e non avrebbe venduto molti libri.
Di questi casi così eclatanti ce ne sono a centinaia. Questi sono gli scrittori che tengono alta la nostra cultura in Italia.
Per quanto mi riguarda io non mi reputo uno scrittore in proposito ho scritto pure una poesia vorrei che voi leggeste. Ho fatto fino alla quinta elementare nel 1949 in un piccolo paese poco distante da Firenze. Finite le elementari mia madre pur essendo analfabeta  per causa del padrone che disse ha mio nonno: tua figlia non mandarla a scuola deve badare le pecore, così lei non poté studiare. Quando ebbi finito la quinta classe mia madre chiese alla maestra se poteva farmela ripetere perché secondo lei non ero stato promosso con giusto merito, ed io dovetti ripetere l’anno scolastico. Per questo motivo non mi ritengo ne un poeta e ne scrittore ma un pensatore e non  potete impedire alle persone di scrivere ciò che pensano. Cari signori anziché incolpare coloro che sono all’ombra della letteratura provate a guardarvi allo specchio se ne avete il coraggio, e quando parlate di altre persone esprimendo giudizi ingiustificati imparate a dire sempre” secondo il mio parere” anziché imporre il vostro pensiero come la sola cosa giusta e saggia forse sarete più apprezzati e chissà potrebbe migliorare anche la vostra cultura intellettuale.                        

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